Artisti spagnoli
Di seguito potrete trovare una breve biografia degli artisti spagnoli presenti nel nostro Museo come nelle maggiori collezioni di tutto il mondo.
Lluís Carratalà i Vila (Barcellona 1895 – 1991)
A quattordici anni vince un concorso giovanile di scultura e comincia i suoi studi di scultura. Entra nella bottega dello scultore Josep Llimona e successivamente nel grande laboratorio artistico di Claudi Rius.
Le sue figure presepiali sono frutto di un costante studio e di una profonda osservazione della realtà; esse ricreano il mondo rurale catalano dei secoli XVIII e XIX. Ma non disdegnò neppure la produzione di statue in costume storico palestinese. Modellò figure per tutte le scene sull’Infanzia e la Vita di Gesù.
Le sue opere impreziosiscono moltissimi diorami, in Spagna e all’estero. Fu tra i principali collaboratori dell’Associazione Presepistica di Barcellona.
Avviò alla sua stessa arte anche la figlia Monserrat, che continuò la sua produzione dopo la scomparsa del padre.
Ottenne moltissimi riconoscimenti, tra cui, insieme alla figlia, il Premio Un.Foe.Prae. nel 2002, a Montserrat, nel corso dell’Assemblea per il cinquantesimo anniversario di fondazione della Universalis Foederatio Praesepistica.
José Luis Mayo Lebrija (Toledo 1941)
Nato a Toledo, la famiglia si stabilisce a Madrid nel 1950, inizia giovanissimo lo studio del modellato e della scultura, compiendo apprendistato e formazione presso diversi scultori della capitale.
Nel 1971 apre la sua bottega e a partire dal 1983 iniziano commissioni e riconoscimenti sempre più crescenti e prestigiosi. José Luis Majo è oggi apprezzato e conosciuto a livello internazionale per il suo stile proprio e inconfondibile che sa donare alle sue figure in stile ebreo, frutto dei suoi grandi interessi storici che si riflettono nel grande realismo delle sue opere.
Josep Bofill i Herrero (Barcellona 1911 – 1997)
Artista poliedrico, inizia in giovane età la sua attività di presepista, entrando a far parte dell’Associaciò de Pessebristes de Barcelona, di cui è stato attivissimo socio per molti anni. Diviene sposo di Maria del Carmè Moliné, figlia del grande Antonì Moliné, iniziatore della tecnica del gesso denominata “scuola di Barcelona”.
La sua grande passione per il presepio lo porterà anche a modellare le figure da inserire nelle sue opere, affiancando anche l’attività scultorea a quella presepistica.
Daniel José i Ursueguía (Santander 1909 – Barcellona 1990)
Nato a Santander, dopo una difficile infanzia, si stabilisce alcuni anni dopo a Barcellona, dove sposa la figlia di un figurista che modellava animali e accessori da presepio. Inizia così a venire in contatto con il mondo della terracotta, iniziando a modellare animali e figure, che subito riscuotono successo all’antica fiera di S. Lucia alla cattedrale di Barcelona.
Daniel è un valido esempio di artista autodidatta, con una grande forza personale, le sue opere sono contraddistinte da una grande attenzione all’anatomia umana, al dettaglio; si specializza nelle figure in stile palestinese, predominando personaggi orientali ed esotici, dove policromia, ornamenti e accessori rendono le sue figure estremamente realistiche.
Fra Gilbert Galceran i Famadas (Vilanova i la Geltrù 1912 – Solius 2009)
Religioso dell’ordine cistercense dal 1942, Fra Gilbert è uno dei religiosi presepisti più conosciuti e apprezzati non solo in territorio catalano. Sin dagli anni ’50 inizia la creazione di presepi e diorami nei vari conventi dell’ordine dove si trova ad operare, In Spagna, Svizzera, Italia, e contribuirà in maniera determinante alla diffusione della tecnica del gesso e delle figure spagnole fuori dai confini catalani.
Nel 1970 si stabilisce al monastero di Solius, dove è stata allestita una mostra permanente con scene dell’infanzia di Gesù, create con pezzi unici di Martì Castells, visitata ogni anno da migliaia di persone.
Francesc Bertran i Gomez (Barcelona 1950)
Artigiano e artista, appartiene a una delle dinastie operanti nel mondo del presepio catalano divenuta ormai storica, giunta con lui alla terza generazione. I Bertran iniziano la loro attività nel 1925 con la creazione di figure di piombo, allargando poi la produzione e specializzandosi in elementi vegetali per presepi, quali palme, agavi, ulivi, cipressi e molti altri. La loro vegetazione è ancora oggi conosciuta e utilizzata ben al di fuori dei confini spagnoli. Ancora oggi Francesc Bertran e la sua famiglia creano artigianalmente tutti i loro prodotti, alcuni di essi vere e proprie opere d’arte e pezzi unici.
Manuel Serena I Faiges (Valls 1927 – Matarò 2008)
Presepista, è stato per molti anni socio attivo dell’Associaciò de Pessebristes di Matarò, cittadina catalana dove ha vissuto buona parte della sua vita. Durante i decenni di lunga e prolifica attività i suoi diorami hanno rappresentato il presepismo mataroneta e catalano in tutta Europa, partecipando a prestigiose mostre e esposizioni in diversi stati esteri. Nel 1985 inizia anche la fabbricazione di figure presepiali, create a partire da stampi realizzati in esclusiva da autori fra i quali Daniel José Ursueguia e altri. Le sue figure sono presenti in numerose opere e collezioni in Catalunja e all’estero.
Ramon Folch i Batet (Barcelona +2001)
Socio storico dell’Associaciò de Pessebristas de Barcelona sin dal 1952, di cui è stato per molti anni anche consigliere. Presepista a tutto tondo, si è sempre distinto per la grande qualità delle sue opere, naturale espressione della “scuola di Barcellona”, con un’estrema attenzione a miniature e particolari. Ha fatto parte sin dalle primissime edizioni e fino alla morte, del gruppo di artisti della mostra nella chiesa di N.S. di Betlem, sulla Rambla, divenuta famosissima nel mondo del presepio e che ogni anno richiama ancora oggi migliaia di visitatori
Joan Marì i Oliva (Barcellona 1907-1991)
Nato in un quartiere periferico di Barcellona, intraprende poi la carriera di insegnante, sua attività principale, e quella di presepista. Sin da bambino ha coltivato la passione per il presepio, entra poi nel 1945 nell’Associaciò de Pessebristes de Barcelona, divenendo uno dei creatori principali dei presepi sociali nonché Presidente per molti anni del sodalizio catalano. Ha al suo attivo la creazione di centinaia e centinaia di presepi e diorami, caratterizzati da un sapiente utilizzo della prospettiva, dell’impostazione dei paesaggi e un uso del colore proprio e particolare che ne ha fatto un vero e proprio “caposcuola” per molti presepisti.
Molte sue opere sono esposte in musei e esposizioni permanenti in varie parti d’Europa. Sotto la sua presidenza è nata nel 1952 a Barcellona l’Unfoprae.
Castells
Rappresenta la dinastia di scultori catalani più longeva della storia del presepismo, iniziata con Martì Castells Martì (1873-1937) che apre una prima bottega per la produzione di figure per presepi e passata poi ai tre figli, Joan (1909-1988), Josep (1913-2002) e Martì (1915-1995). Sarà quest’ultimo l’esponente più importante della famiglia, che con il rinnovamento dei vecchi stampi di famiglia, la creazione di nuovi e la vantissima produzione di pezzi unici sotto le sue mani, darà alle figure Castells lo stile proprio che le contraddistingue. Ancora oggi nello storico laboratorio nel quartiere Sants di Barcellona l’attività continua con Joan e Martì Castells Badia, la terza generazione della famiglia che ha creato in oltre un secolo migliaia e migliaia di figure presepiali in stile orientale e popolare, vere opere d’arte.
Martí Castells i Martí (Barcellona 1915 – 1995)
Nato a Barcellona, sin da bambino cresce all’interno della bottega di famiglia, dedita alla produzione di figure per presepio e arte sacra. Compie studi di disegno e scultura e nel 1946 vince il primo concorso a Barcellona. Diverrà senza dubbio la figura artisticamente più importante della famiglia Castells, specializzandosi nella produzione di pezzi unici sin dal 1940, dalle piccolissime alle grandi dimensioni, sulla scia di grandi suoi predecessori quali Ramon Amadeu e Domènec Talarn. Le sue opere sono contraddistinte da un realismo straordinario, cura dei dettagli e grande attenzione per posture, espressioni e abbigliamento.
Durante la sua lunghissima e prolifica carriera dalle sue mani sono scaturiti migliaia di pezzi unici, ambiti dai collezionisti e presenti in musei e collezioni private in tutta Europa.